Lorenzo de' Medici, detto il Magnifico, fu signore di Firenze dal 1469 al 1492. Questo periodo coincide, proverbialmente, con il momento di massimo splendore del Rinascimento fiorentino. Grazie al mecenatismo mediceo (e al sostegno delle altre grandi famiglie dell'ariostocrazia cittadina), si assistette infatti a una fioritura artistica e letteraria straordinaria, con pochi eguali nella storia della cultura occidentale. A essa contribuirono, oltre al medesimo Lorenzo, umanisti e poeti, come Poliziano, Pico della Mirandola, Marsilio Ficino, Cristoforo Landino, Luigi e Bernardo Pulci, e artisti, tra i quali soprattutto i pittori Botticelli, Domenico Ghirlandaio, Benozzo Gozzoli. Negli ultimi anni della sua vita, il Magnifico fu affascinato dalla figura e dalle idee del frate domenicano Girolamo Savonarola, la cui predicazione, al principio degli anni Novanta, determinò una radicale e temporanea svolta nei costumi e nella vita spirituale di Firenze.
Il corso si propone di ripercorrere questi decenni, fermando l'attenzione sugli autori e sulle opere letterarie più rappresentativi. Considerazioni di ordine storico serviranno a tracciare il contesto dell'epoca, dentro cui si situano personalità artistiche e poetiche fra loro solo in parte sovrapponibili.
- Enseignant·e: Uberto Motta